"BA" . "Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari, BA, Puglia" . . . . . . . "Fotobusta"@it . . . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . "Bassa risoluzione" . . . . "Manifesto"@it . "Arte"@it . . . "Fotobusta"@it . "Il Tenente Giorgio" . "41,111125" . . . "16,875478" . "16,875478" . "Fotobusta"@it . . . "Manifesto"@it . . "Cinema"@it . . "Fotobusta"@it . . "Storia e Tradizioni"@it . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . . "Manifesto"@it . . "Il Tenente Giorgio" . . . . . "Mediateca Regionale Pugliese" . . . "16,875478" . . . . . . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . . . "Bassa risoluzione" . "Mediateca Regionale Pugliese" . . . . . . "image/jpeg" . . . . "Fotobusta"@it . "Il Tenente Giorgio" . "Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari, BA, Puglia" . . . . . . "Arte"@it . "decennio 1950"@it . . . "Il Tenente Giorgio" . . "Storia e Tradizioni"@it . . . "image/jpeg" . "41,111125" . . "Manifesto"@it . "Bassa risoluzione" . "Mediateca Regionale Pugliese" . . "Il Tenente Giorgio" . . . . . "BA" . . "ita" . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . "Spettacoli ed Eventi"@it . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . . . "Manifesto"@it . . . . . . . "Il Tenente Giorgio" . . "Cinema"@it . "Mediateca Regionale Pugliese" . "ita" . . . "Manifesto"@it . "Cinema 150 anni" . "Spettacoli ed Eventi"@it . "decennio 1950"@it . . . . . "Il Tenente Giorgio" . . "Mediateca Regionale Pugliese" . "Cinema 150 anni" . "BA" . "Mediateca Regionale Pugliese" . . . "ita" . . "decennio 1950"@it . . . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . . "Il Tenente Giorgio" . . . . "Cinema 150 anni" . "L'immagine è la riproduzione digitale del manifesto cinematografico del film 'Il Tenente Giorgio', prodotta in occasione dell'evento 'Cinema 150 anni', mostra di manifesti d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Il film da cui trae origine la locandina è ambientato in Sila, nel 1866. Il fenomeno del brigantaggio dilagava a macchia d'olio nel Mezzogiorno d'Italia. Il tenente Giorgio a capo di un comando di bersaglieri viene ospitato dai conti di Monserrato nel loro Castello per una notte. Qui una signora anziana lo invita a passare una travolgente notte d'amore con una giovane donna a patto che non le veda il volto e non sappia il suo nome. La donna altri non è che la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, invalido, incapace di dare un erede alla ricca famiglia, motivo per il quale la loro unione era stata progettata e che avrebbe portato alla nascita di una bambina. Per sfuggire alla vergogna e alla rabbia di esser stato scoperto come padre illegittimo della bambina, il conte Stefano dà fuoco al castello e muore nel rogo. Il dramma si risolve così in lieto fine, poiché Elisa ritrova la figlia, che era stata rapita per impossessarsi con l'estorsione della ricca eredità e anche Giorgio, che non aveva mai dimenticato. Il manifesto originale, che rispecchia i canoni grafici dell'epoca con un'immagine tratta dal film, titolo grande ed evidente, colori accesi e informazioni laterali, presenta piccole lacerazioni alle angolazioni e la presenza di segni di penna (due X) in basso a sinistra. Del manifesto esistono diverse varianti, ma è consueto trovare quella di Elisa tra le braccia del Tenente, dal forte pathos emozionale, nonché una delle scene madri del film."@it . . . . "ita" . "41,111125" . "image/jpeg" . . "Fotobusta"@it . "ita" . .