Riproduzione di abito del 1880
114
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Ottocento
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http://culturaitalia.it/pico/thesaurus/4.1#sec_xxi
http://culturaitalia.it/pico/thesaurus/4.1#costumisti
La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è una riproduzione fedele di un costume datato al 1880, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari e curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito in broccato è espressione di una donna elegante, raffinata e di un elevato ceto sociale. La fotografia evidenzia l'elaborata lavorazione che mette in risalto le scapole e il bordo tutto ricamato con pendagli di strass, fino al delicato pizzo delle maniche. In evidenza anche elementi tipici dell'abito di fine Ottocento, come la vita sottile e soprattutto l'elaborato gioco di cuciture sulla fine della schiena che crea un leggero rigonfiamento chiamato "faux cul", che si conclude con il bello strascico finale.
sec. XXI
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Puglia
BA
Bari
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
23
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Riproduzione di abito del 1710
382
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Settecento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è una riproduzione fedele di un costume datato al 1710, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito è piena espressione del periodo Rococò, con una ricchezza di tessuti e di rifiniture importanti. Per le vesti, si usano colori chiari, in particolare il bianco come per le acconciature, per richiamare un'aristocrazia "illuminata" e socialmente superiore. La Francia è il Paese che detta le regole per la moda, come per l'arte. Gli abiti di questo periodo hanno strutture ben definite e tipiche, con la presenza fissa di un busto e un corsetto che costruiscono la figura sottile della donna e del panier, struttura rigida che veniva mantenuta insieme da fettucce di nastro, che creava le ampie curve sui fianchi e reggeva i pesanti tessuti dell'abito, rendendo scenico l'abito stesso.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito del 1601
383
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Seicento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di un costume di inizio Seicento, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, è un abito di ambito elisabettiano del 1601, periodo nel quale la vita di corte ha ancora la sua importanza fondamentale. Si nota ancora la presenza dell'ampia "gorgiera" che copre le spalle ed evidenzia il collo femminile e del "vertugadin" francese (o "guardifante"), struttura conica portata sui fianchi sotto la gonna, che serviva a gonfiarla rendendola pomposa. Le maniche presentano aperture accurate che lasciano intravedere lo strato sottostante con un bel gioco di ricchezza di tessuti e di colori. Una ricca passamanerie fatta di perle evidenzia il busto e i bottoni.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito di fine Cinquecento
384
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Cinquecento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di un costume maschile di fine Cinquecento, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito è espressione della moda maschile cinquecentesca che presenta un irrigidimento delle forme dovuto anche all'azione della Controriforma, pur mantenendo eleganza e maestosità. Fondamentale è la "camisa" in lino o in cotone, sulla quale l'uomo indossa il tipico "giuppone" che modella il busto fino a stringersi in vita, finendo a punta con una imbottitura all'altezza della pancia. Le maniche, elaborate con tagli e cuciture raffinate, sono a vista come sulle braghe rigonfie, caratteristiche dell'epoca. Concludono il costume i calzoni tagliati che venivano completati dalle calze, tipici della moda di questo periodo, contraddistinta proprio dai tagli più diversi. In alto invece si nota il colletto, enorme, in pizzo inamidato, che a volte veniva anche impreziosito da perle o pietre preziose.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di corredo funebre del IV secolo
387
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Corredo funebre copto del IV secolo
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di un costume maschile di fine Cinquecento, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Il costume, cucito tra il 2010 e il 2014, fa parte del corredo funebre copto del IV secolo d.C., periodo in cui le regole dell'abbigliamento sono dettate dalla geometria, sia nella forma che nella decorazione. Lo si nota nei ricchi ricami a losanghe a intreccio che ornano i lati del mantello che seguono il viso della figura femminile fino ad arrivare ai fianchi e nelle linee che si susseguono sulla scollatura chiusa. I tessuti utilizzati usualmente dalle popolazioni copte, principalmente prodotti in Egitto, erano il lino e la lana, soprattutto nei colori blu, giallo, verde, viola, nero, marrone e porpora, come nell'abito che osserviamo.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito di Bona Sforza
278
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Cinquecento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un accurato gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di quello indossato il giorno delle nozze dalla Regina Bona Sforza. Realizzato dal prof. Tommaso Lagattolla con gli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia, l'abito è stato esposto insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura". Allestita presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal prof. Lagattolla, dal 10 al 15 giugno 2014, la mostra ha ripercorso idealmente attraverso gli abiti anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito è attillato in vita, piuttosto alta, con la gonna che si allarga fin ai piedi con un leggero strascico. Caratteristica tipica dell'epoca sono i grandi volumi delle maniche, come per gli abiti degli uomini, nelle quali i sarti potevano esprimere la propria creatività e donare all'abito la ricchezza che connotava anche il ceto sociale. Particolari erano soprattutto i laboriosi tagli sulle maniche che lasciavano fuoriuscire le camicie, sempre più elaborate. Figlia del Duca di Milano Gian Galeazzo e di Isabella d'Aragona, Bona Sforza acquisì il titolo di Regina di Polonia dopo aver sposato il Re Sigismondo I Jegellone e fu Duchessa sovrana di Bari dal 1524. A lei è dedicato l'imponente mausoleo nel presbiterio della Basilica di San Nicola (progetto del polacco Tommaso Treter, attivo a Roma, con sculture realizzate da Andrea Sarti di Carrara, Francesco Zagarella e Francesco Bernucci) che conserva le sue spoglie.
sec. XXI
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Riproduzione di abito del XX secolo
112
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Artigianato
Storia e Tradizioni
Cinema
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
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Abito d'epoca
Metropolis
Costume per lo Spettacolo
Novecento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. L'immagine è stata scattata in studio di posa, in condizione di poca luce, fatta eccezione di un faro che ha permesso un gioco di luce che evidenzia la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di un costume del Novecento, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, dal 10 al 15 giugno 2014. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito è a sua volta copia di un abito di scena tratto dal film "Metropolis", film muto, un drammatico fantascientifico girato nel 1927 da Fritz Lang, che ispirò capolavori del cinema contemporaneo come Blade Runner e Guerre Stellari. Elegante e raffinato l'abito è composto di tre pezzi: una lunga gonna, realizzata solo con lunghe frange dorate, tipiche degli anni '20, una mantella ornata di ricami floreali e strass bianchi e una cuffia sovrastata da raggi dorati: un richiamo ai motivi liberty dell'epoca e alla femminilità della donna.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito del XIX secolo
377
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Settecento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce data da un faro che ha permesso, con un gioco di ombre, di evidenziare la bellezza del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è la riproduzione fedele di un costume del XIX secolo, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito è la riproduzione di un abito indossato da Carolina Bonaparte, moglie di Gioacchino Murat, il generale francese re di Napoli al quale la città di Bari deve la realizzazione del Borgo Nuovo, chiamato murattiano in suo onore. Espressione di uno stile che si sviluppa a fine Settecento, l'abito torna ad essere molto lineare dopo gli eccessi rococò dei grandi paniers sui fianchi. La vita alta e le maniche a palloncino vengono arricchiti da un lungo strascico di velluto ricamato color cremisi, tinta tra le più in voga all'epoca. La regina si trova spesso ritratta con l'abito qui riprodotto, come ad esempio nei dipinti dei pittori Le Brun e Gerard.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito del 1853
375
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Storia e Tradizioni
Artigianato
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Ottocento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce che ha permesso un gioco di ombre utile ad evidenziare i dettagli del costume d'epoca riprodotto. L'abito in fotografia è una riproduzione fedele di un costume datato al 1853, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita dal 10 al 15 giugno 2014 presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Cucito tra il 2010 e il 2014, l'abito propone le caratteristiche tipiche dell'abbigliamento di metà Ottocento che predilige, in seguito alla Restaurazione, un rigore nell'espressione del corpo della donna. I volumi sono ampi ma composti, già tendenti a quello che sarà il costume tipico borghese. La silhouette della donna è evidente nel punto vita molto accentuato, nel bustino stretto e nel décolleté delicato, elementi che ne esaltano comunque la femminilità, ma non lasciano dimenticare il suo prezioso ruolo di custode dei valori morali all'interno della società. Particolarmente elaborato, il costume è ricco di sete, pizzi e un raffinato tulle a pois.
sec. XXI
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Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura
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Riproduzione di abito del 1816
376
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Artigianato
Storia e Tradizioni
Costume d'epoca
Riproduzione di abito
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Cattedra di Costume per lo Spettacolo prof. Tommaso Lagattolla
Abito d'epoca
Costume per lo Spettacolo
Ottocento
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La fotografia digitale è opera di Domenico Attademo, attualmente docente presso la Cattedra di Fotografia all'Accademia di Belle Arti di Bari. E' stata scattata in studio di posa, in una condizione di luce tale che ha permesso di evidenziare i dettagli dell'abito. L'abito in fotografia è una riproduzione fedele di un costume datato al 1816, realizzato dal Prof. Tommaso Lagattolla insieme agli studenti della Cattedra di Costume per lo Spettacolo del corso di Scenografia. Insieme agli altri raffigurati in questa collezione digitale, l'abito è stato esposto in occasione della mostra "Habitus. Percorsi tra Costume e Architettura", allestita presso lo spazio ipogeo del Fortino di Sant'Antonio di Bari curata dal Prof. Lagattolla, dal 10 al 15 giugno 2014, che attraverso gli abiti ha ripercorso idealmente anche la storia della città. Agli inizi dell'Ottocento l'abito è raffinato ed elegante, espressione del "bon genre" coniato da Madame Bonaparte che si ispira al mondo antico. L'abito è lineare e a vita alta, spesso con maniche a palloncino, la gonna segue la figura del corpo femminile senza molti volumi e lo scollo è ampio. E' arricchito dalla presenza di delicati ricami floreali e paillettes dorate, che denotano una donna appartenente ad una elevata classe sociale.
sec. XXI
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