Il Gattopardo - Scena n. 1
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L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
Il Gattopardo - Scena n. 1
Il Gattopardo - Scena n. 1
decennio 1960
Mediateca Regionale Pugliese
Campagne garibaldine
Film
Cinema 150 anni
Mediateca Regionale Pugliese
BA
Mediateca Regionale Pugliese
Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari, BA, Puglia
Campagne garibaldine
Film
decennio 1960
Il Gattopardo - Scena n. 1
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari, BA, Puglia
Manifesto
Cinema 150 anni
ita
Il Gattopardo - Scena n. 1
Mediateca Regionale Pugliese
BA
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
Manifesto
ita
41,111125
41,111125
16,875478
16,875478
Mediateca Regionale Pugliese
decennio 1960
BA
Campagne garibaldine
Film
Arte
Cinema
Spettacoli ed Eventi
Storia e Tradizioni
Bassa risoluzione
Campagne garibaldine
Film
Manifesto
Mediateca Regionale Pugliese
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
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ita
Cinema 150 anni
Arte
Cinema
Spettacoli ed Eventi
Storia e Tradizioni
Manifesto
Il Gattopardo - Scena n. 1
Il Gattopardo - Scena n. 1
Il Gattopardo - Scena n. 1
41,111125
16,875478
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
L'immagine digitale è la riproduzione fotografica della fotobusta del film 'Il Gattopardo' elaborata in occasione della mostra Cinema 150 anni, Mostra di manifesti cinematografici d'epoca sul Risorgimento. La mostra, allestita negli spazi della Mediateca Regionale di Bari, è stata realizzata nel 2011 dall'Ufficio Attività culturali e audiovisivi, afferente al Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'autore della locandina restringe il campo e focalizza l'attenzione dell'osservatore su un momento cardine del film e della storia italiana: l'assalto delle truppe garibaldine a Marsala nel 1860, la conseguente sconfitta dell'esercito borbonico e il trionfo del tricolore. La dinamicità della scena e l'uso sapiente del colore riescono a trasmettere la vera drammaticità del momento. Il Gattopardo, film in costume del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa racconta gli anni difficili che attraversa l'aristocrazia fondiaria siciliana in seguito allo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860. Siamo negli anni in cui si lotta per l'unità dell'Italia e la nobiltà siciliana inizia pian piano a fondersi con la nuova borghesia. Lo sa bene don Fabrizio, Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster che lascerà sposare suo nipote Tancredi con Angelica, la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, simbolo, quest'ultimo, della nuova borghesia. Le vicende storiche, gli scontri a Palermo tra garibaldini e Borboni e le discussioni animate nei salotti della nobiltà siciliana segnano la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase storica alla quale il nostalgico don Fabrizio deve abituarsi. La conferma l'avrà durante lo straordinario ballo che conclude il film e che Visconti racconta come un momento di grande meditazione da parte del Principe che inizia a fare un bilancio sulla sua vita e su un mondo che ormai è perduto.
Il Gattopardo - Scena n. 1
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Bassa risoluzione
Manifesto
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Bassa risoluzione
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